COMUNICATO STAMPA DELLA FLC CGIL – CGIL – FP

I quotidiani hanno riportato in giornata di ieri la notizia di una ennesima tragedia sfiorata in una scuola italiana, l’istituto Nervi di Novara.
Purtroppo occorre ancora una volta denunciare che il distacco dell’intonaco del Nervi si aggiunge a tanti altri fatti dello stesso tipo accaduti di recente in altre parti d’Italia. Nel periodo agosto 2019/novembre 2020, sono state registrati 50 episodi tra crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, muri di recinzione e alberi in prossimità delle scuole, e dal 2013 ci sono stati 326 episodi simili e in questo anno scolastico, siamo già oltre la decina di casi.
Per la FLC CGIL, per la CGIL, per la FP di Novara/Vco, la pandemia non può far passare in secondo piano i problemi annosi della scuola, tra cui quello dell’edilizia scolastica ed occorre intervenire a tappeto con le indagini diagnostiche di soffitti e solai e relativi interventi, stanziando risorse per scongiurare tragedie e danni provocati dai troppi ed incontrollabili episodi di crollo, ed è per questo che si richiede alla Provincia di Novara di intervenire con urgenza e di usare le risorse a disposizione per avviare una campagna di controllo sugli immobili destinati a sedi di scuole secondarie superiori, anche al fine di salvaguardare la sicurezza di alunni e del personale delle scuole.
La FLC CGIL nelle sue proposte per “Cambiare il Paese, investire in istruzione e formazione” ha stimato che è necessaria una cifra, tra i 20 e i 30 miliardi di euro, per interventi sull’edilizia scolastica, compreso l’ammodernamento degli edifici scolastici., e che occorre un investimento significativo e di lungo periodo per una scuola di qualità, altamente tecnologica e in presenza.
Con il covid e con la necessità di stilare protocolli di sicurezza per l’attività didattica è venuto ancora drammaticamente alla luce la grave situazione dell’edilizia scolastica in Italia: dei più di 40.000 edifici scolastici, più della metà sono stati costruiti prima del 1975, quindi prima della normativa tecnica relativa alle costruzioni edilizie dedicate all’istruzione scolastica, per cui oggi, secondo una previsione della FLC CGIL Nazionale, è necessario intervenire sulla parte strutturale degli edifici scolastici, sull’efficientamento energetico e sulla loro sicurezza antisismica (su cui servirebbero 3 anni e 8 miliardi di euro), e costruire 3500 nuovi edifici scolastici per la sostituzione di strutture vetuste ( su cui servirebbero 5 anni e 7 miliardi di euro).

PNRR – Riqualificazione e innovazione delle scuole

Meno di un edificio scolastico su due dispone del certificato di agibilità (42,1%) e di collaudo statico (47,6%).

Ricade in area sismica il 43% delle scuole italiane, di cui solo poco più del 30% è costruito con la tecnica antisismica; più dell’87% degli edifici è sotto la classe energetica C, e non è stato ancora bonificato l’amianto in 145 edifici, soprattutto al Nord, frequentati ogni giorno da 28.500 studenti.

A fronte della gravissima  situazione della sicurezza nelle scuole, il Governo intende investire nel risanamento strutturale degli edifici scolastici, con l’obiettivo di ristrutturare una superficie complessiva di 2.400.000 metri quadri. Le scuole di domani saranno innovative, con nuove aule didattiche e laboratori. La misura mira alla trasformazione degli spazi scolastici affinché diventino connected learning environments adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro. Si spinge per una accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative: trasformazione di circa 100mila classi tradizionali in connected learning environments, con l’introduzione di dispositivi didattici connessi, creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo, digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche, cablaggio interno di circa 40mila edifici scolastici e relativi dispositivi.