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La Flc Cgil di Novara e del VCO ha partecipato con una sua delegazione con i compagni delle altre categorie della CGIL e con il Segretario della Camera del Lavoro di Novara e del VCO  alla manifestazione di Roma “Mai più Fascismi”.

Al link di collettiva trovate foto e il discorso in video di circa 25 minuti di Maurizio Landini.

Il discorso di Landini si è chiuso con “Bella Ciao” cantata in coro da tutti.

Nella giornata di ieri i fascisti di Forza Nuova hanno coordinato una serie di iniziative di diffusione di loro manifesti davanti alle sedi piemontesi della CGIL, compresa la sede di Novara.

Nel presidio davanti alla CGIL di Novara di domenica scorsa a cui ho partecipato e alla manifestazione di Roma a cui non ho fatto e non abbiamo fatto mancare la nostra presenza abbiamo ribadito la necessità di sciogliere tutte queste organizzazioni neonaziste e fasciste e la forza dei valori democratici.

Una settimana dopo l’assalto alla sede della Cgil da parte dei No Green pass, le tre sigle sindacali rispondono con una manifestazione antifascista unitaria a Roma. “Siamo oltre 100mila”, è stato l’annuncio dal palco di piazza San Giovanni da parte degli organizzatori. I partecipanti sono arrivati da tutta Italia con 800 pullman, dieci treni speciali e qualche volo dalle isole.

Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha sfilato in testa al corteo dietro lo striscione “La Cgil resiste. #maipiùfascismi” ed è stato accolto dal coro “siamo tutti antifascisti“. “È una manifestazione che difende la democrazia nel nostro Paese, quindi di tutti e non di parte”, ha detto difendendosi dalle critiche di chi ha parlato di un evento politico di parte. “L’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese”. Quindi dal palco, Landini si è rivolto direttamente al governo: “C’è un primo atto che chiediamo, che il governo faccia, con l’appoggio di tutto il Parlamento: le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte. Dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta“. Tantissime le persone arrivate in piazza San Giovanni, in un clima generale di serenità nonostante l’allerta massima per il rischio di infiltrazioni e nuovi scontri: tante le bandiere delle tre organizzazioni sindacali e i palloncini blu, rossi e verdi. Vietati dagli organizzatori simboli di partito e interventi di esponenti politici, per rispettare il silenzio elettorale per i ballottaggi di domenica 17 ottobre. La manifestazione si è conclusa sulle note di “Bella Ciao” che è stata intonata in coro dalla folla.

I presenti e gli assenti in piazza – I grandi assenti della manifestazione antifascista sono stati i leader del centrodestra che, come annunciato, hanno deciso di non presentarsi sostenendo che è “una piazza di parte” nel giorno del silenzio elettorale. Presenti invece tutti gli esponenti del centrosinistra: il segretario Pd Enrico Letta, il presidente M5s Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri M5s Luigi Di Maio. Poi il ministro del Lavoro Pd Andrea Orlando, il ministro della Cultura Dario Franceschini e quello della Salute Roberto Speranza. E pure gli ex segretari dem Nicola Zingaretti e Pierluigi Bersani, l’ex segretaria Cgil Susanna Camusso, la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein e il candidato sindaco a Roma Roberto Gualtieri. Diversi i sindaci, alcuni con tanto di fascia tricolore come Matteo Lepore, Leoluca Orlando e Dario Nardella. Tra i big M5s presenti Paola Taverna e Alfonso Bonafede. L’ex premier Massimo D’Alema ha stigmatizzato l’assenza dei leader di Lega, Fdi e Fi: “Di fronte a un fatto gravissimo che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese”, ha detto, “sarebbe stata ragionevole una risposta unanime”. L’unico esponente di centrodestra presente in piazza è stato il deputato Fi Elio Vito: “Che errore l’assenza dei moderati”, ha dichiarato. A sfilare accanto a Landini anche il prete antimafia don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: “Il dissenso è il sale della democrazia e la violenza è la sua negazione. La violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida dove troppi diritti sono parole dette o scritte sulla carta ma non si traducono in concreto”, ha dichiarato. Alla manifestazione hanno partecipato numerose sigle dall’Anpi a Libera fino a Legambiente ed Emergency.